Cospito, Nordio: "Conversazioni non riservate"
Vai al contenuto

Direttore: Alessandro Plateroti

Cospito, Nordio: “Conversazioni non riservate”

Carlo Nordio

Il ministro Nordio nell’informativa dichiara che i documenti che contenevano le conversazioni di Cospito non erano riservate.

L’urgenza del tema ha salvato Donzelli. Secondo una ricostruzione di Repubblica le carte relative alle conversazioni tra Cospito e tre boss mafiosi sarebbero arrivate a via Arenula al ministro Nordio con un iniziale protocollo “riservato” poi per una questione di urgenza il Dap ha cambiato la dicitura. Il documento così non era più segreto e riservato a chi lo riceveva ma accessibile al resto dell’amministrazione anche se non divulgabile al di fuori.

Il ministro della Giustizia ha precisato che sulla nota del documento c’era scritto “limitata divulgazione, non sottoposta a segreto”. Dunque, Carlo Nordio salva Donzelli. Le carte erano escluse dalla segretezza. La documentazione a cui si è riferito il deputato Giovanni Donzelli in Aula il 31 gennaio fa parte di una scheda di sintesi del nucleo investigativo centrale non coperta da segreto di stato. “Non risultano apposizioni formali di segretezza e neppure ulteriori diverse classificazioni sulla scheda”.

Bonus Natale 2024:
a chi spetta e cosa c'è da sapere

Carlo Nordio
Carlo Nordio

La Giustizia salva i colleghi di partito

Quanto al contenuto dei colloqui tra i detenuti Cospito e altri, Nordio precisa che “non sono stati oggetto di un’attività di intercettazione ma frutto di mera attività di vigilanza amministrativa. In conclusione, la natura del documento non rileva e disvela contenuti sottoposti al segreto investigativo o rientranti nella disciplina degli atti classificati”.

In questo modo il governo salverebbe gli esponenti di Fratelli d’Italia Donzelli e Delmastro, il sottosegretario alla Giustizia che avrebbe consegnato al suo collega di partito i documenti a cui ha fatto riferimento oggetto di indagine. I due rischiavano entrambi il posto e hanno messo in difficoltà il partito della premier Giorgia Meloni che mantiene la linea sul tema e chiede responsabilità e serietà su un argomento così delicato. “Lo Stato non tratta con il terrorismo come non tratta con la mafia” ha ribadito nuovamente la premier.

Riproduzione riservata © 2024 - NM

ultimo aggiornamento: 3 Febbraio 2023 9:58

Procura antimafia su Cospito: “O 41bis o alta sicurezza”

nl pixel